Le direttive
L’Istituto Europeo si ispira ai principi formulati nel Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente, redatto dalla Commissione della Comunità Europea nel 2000, alle competenze presenti nella Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo del 2006 e alle indicazioni OCSE in ambito scolastico.
L’UE definisce il quadro in cui i paesi dell’UE possono scambiarsi le migliori pratiche e imparare gli uni dagli altri, allo scopo di:
- fare in modo che l’apprendimento permanente e la mobilità divengano una realtà
- migliorare la qualità e l’efficacia dell’istruzione e della formazione
- promuovere l’equità, la coesione sociale e la cittadinanza attiva
- favorire la creatività, l’innovazione e lo spirito imprenditoriale.
Skills Agenda UE per la scuola secondaria:
Un appello per unire le forze in un’azione collettiva
Azione 1: un patto per le competenze per garantire che le persone abbiano le competenze giuste per i lavori del domani
Azione 2: rafforzare l’intelligence sulle competenze
Azione 3: supporto dell’UE per azioni strategiche nazionali di miglioramento delle competenze
Azione 4: proposta per una Raccomandazione del Consiglio sull’istruzione e formazione professionale (IFP)
Azione 5: implementazione dell’Iniziativa delle Università Europee e miglioramento delle competenze degli scienziati
Azione 6: competenze a supporto delle doppie transizioni
Azione 7: aumentare laureati in STEM e favorire competenze imprenditoriali e trasversali
Azione 8: strumenti e iniziative per sostenere le persone nel loro percorso di apprendimento permanente
Azione 9: Un approccio europeo alle micro-qualifiche
Azione 10: Iniziativa sui conti individuali di apprendimento
Azione 11: Nuova piattaforma Europass, un quadro per sbloccare gli investimenti nelle competenze
Azione 12: Migliorare il quadro abilitante per sbloccare gli investimenti degli Stati membri e privati nelle competenze
8 Competenze chiave di cittadinanza per l’UE
L’Unione Europea ha stilato le 8 competenze chiave, che gli Stati Membri dell’Unione Europea sono chiamati a recepire, facilitandone l’acquisizione da parte di tutti i cittadini.
Il testo di riferimento che le cristallizza e definisce è la Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente (con il suo Allegato Quadro di riferimento europeo), approvata dal Parlamento Europeo il 22 maggio del 2018.
Il documento parla delle 8 competenze chiave come:
«quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, l’occupabilità, l’inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva. Esse si sviluppano in una prospettiva di apprendimento permanente, dalla prima infanzia a tutta la vita adulta, mediante l’apprendimento formale, non formale e informale in tutti i contesti, compresi la famiglia, la scuola, il luogo di lavoro, il vicinato e altre comunità»
«quelle di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, l’occupabilità, l’inclusione sociale, uno stile di vita sostenibile, una vita fruttuosa in società pacifiche, una gestione della vita attenta alla salute e la cittadinanza attiva. Esse si sviluppano in una prospettiva di apprendimento permanente, dalla prima infanzia a tutta la vita adulta, mediante l’apprendimento formale, non formale e informale in tutti i contesti, compresi la famiglia, la scuola, il luogo di lavoro, il vicinato e altre comunità»
Ciò che conta è l’acquisizione delle 8 competenze chiave stabilite dall’Unione Europea, per i cittadini consapevoli del domani.
COMPETENZA MULTILINGUISTICA
COMPETENZA ALFABETICA FUNZIONALE
Competenza DIGITALE
COMPETENZA SOCIALE E CIVICA
COMPETENZA ed espressione culturale
capacità di imparare ad imparare
COMPETENZA matematica, scientifica e tecnologica
Competenza imprenditoriale
Quali sono le direzioni dell’ O.C.S.E.?
ORGANIZZAZIONI D’APPRENDIMENTO
Per aiutare tutti i paesi a trasformare le scuole in organizzazioni d’apprendimento prendendo spunto dalle esperienze di un ampio ventaglio di paesi su come trasformare le scuole in organizzazioni d’ apprendimento, per attrezzare gli studenti con le conoscenze e le competenze di cui necessitano per riuscire in un mondo incerto e in piena mutazione come quello di domani.
(auto-) VALUTAZIONE
Le organizzazioni d’apprendimento e le caratteristiche soggiacenti vengono identificate come elementi che intervengono dall’inizio nello sviluppo di uno strumento per (l’auto-) valutazione. Il modello SLO e lo strumento di valutazione sono concepiti per fornire ai responsabili politici, al personale scolastico, al dirigente, e agli altri attori della vita scolastica le direttive necessarie per sviluppare le scuole come organizzazioni d’apprendimento.
Oggi più che mai gli educatori formano i giovani studenti per un mondo del lavoro in cui non sono ben chiari i profili professionali o i titoli necessari per l’accesso.
Come dice spesso Andreas Schleicher, Direttore del Dipartimento per l’istruzione e lo sviluppo delle competenze (Director of Education and Skills) presso l’OCSE, non è tanto che cosa sanno gli studenti, ma è ciò che possono fare con quello che sanno (Schleicher, 2015).
Vi è un insieme di abilità, comuni alla maggior parte dei lavori, se non a tutti, che dovrebbero essere classificate come abilità per la vita o per la professione perché sono il cuore dell’interazione umana: collaborazione, creatività e comunicazione, per citarne alcune.
Pedagogie e spazi per l’apprendimento centrati sull’insegnante, secondo il modello dell’istruzione contemporanea, non sono quindi sufficienti a soddisfare queste esigenze (Fisher, 2016).
Gli spazi per l’apprendimento dovrebbero incoraggiare l’interazione sociale, favorire la collaborazione, essere centrati sull’allievo e riflettere gli schemi dell’apprendimento.
Come dice spesso Andreas Schleicher, Direttore del Dipartimento per l’istruzione e lo sviluppo delle competenze (Director of Education and Skills) presso l’OCSE, non è tanto che cosa sanno gli studenti, ma è ciò che possono fare con quello che sanno (Schleicher, 2015).
Le quattro “T”
Queste quattro dimensioni hanno un impatto sull’insieme di cambiamenti da operare
per trasformare le scuole in vere organizzazioni di apprendimento.
per trasformare le scuole in vere organizzazioni di apprendimento.